Per chi svolge attività di coaching aziendale o sportivo utilizzando l’ipnosi, può essere molto utile riuscire a capire con un colpo d’occhio quali sono i soggetti più ricettivi e quelli invece su cui occorre effettuare un accurato lavoro preliminare al fine di superare determinati blocchi e rigidità.
Durante la nostra esperienza di training presso aziende, formazioni atletiche e calcistiche abbiamo avuto modo di stilare una statistica molto affidabile circa la relazione tra la fisionomia del volto di una persona e la sua ricettività alle suggestioni ipnotiche.
Durante i colloqui preliminari potete considerare il viso di ogni singolo soggetto cercando di capire in quale figura geometrica potrebbe inscriversi meglio: un tronco di cono, un trapezio, un quadrato, un cerchi un triangolo, un ovale ecc.
Potete a questo punto tener presente che gli ovali corti, triangolari corti e trapezoidali sono più suggestionabili degli altri. Se esiste una sproporzione tra la fronte, il naso e la parte inferiore della faccia, che dovrebbero essere in altezza uguali, se una delle tre parti è notevolmente più alta delle altre due è un segno di suggestionabilità.
Più il viso è largo rispetto all’altezza e meno il soggetto è ricettivo. Per quanto riguarda i lineamenti: i visi molto fini e le fisionomie molto primitive sono generalmente sensibili. L’orecchio senza lobo nè margine è segno d’alta suggestionabilità.
L’espressione dello sguardo è anch’essa significativa; se è sfuggente, indeciso, tradendo un continuo disagio, avrete di fronte un sensitivo.
Fatte queste osservazioni potete tranquillamente passare ai test ipnotici di routine con la certezza di poter fare una classificazione abbastanza precisa delle persone con le quali dovrete svolgere il vostro lavoro di coaching.
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