A cura di: Carlo Di Stanislao q¨
“Più che vergognarti di confessare la tua ignoranza, vergognati di insistere in una sciocca discussione che la rivela”
Riassunto: La Medicina Tradizionale Cinese è medicina non solo olistica ed empirica, ma per molti versi magico-alchemica. L'articolo esamina i concetti di fato e destino ttraverso i classici del pensiero cinese e ne offre una rilettura in chiave medica
Parole Chiave: Medicina Tradizionale Cinese, magia, alchimia, costituzione, fato, destino
Fra medicine istintive e medicine regolari, in altre parole fra il semplice istinto di conservazione espresso attraverso empirici interventi riparativi e lo sviluppo e la trasmissione di idee e razionalizzazioni sull’arte di guarire, si pongono antichi sistemi medici ancora oggi fiorenti, che i cultori definiscono medicine “sacre” o tradizionali estremo-orientali (1).
Frutto
del pensiero di civiltà antiche e molto sviluppate (cinese, indiana,
Se già nel passato si sono trovate analogie fra queste dottrine e le teorie umorali dell’antica medicina occidentale, oggi si è potuto dimostrare che arti come l’agopuntura, la moxa, le pratiche di massaggio o di meditazione, sono dotate di uno straordinario potere curativo, con azioni neuroendocrine ed immunitarie riproducibili e misurabili anche sperimentalmente (2).
Quando usiamo l’aggettivo “sacro” per definire queste medicine, non intendiamo contenuti di natura religiosa, ma una costante ricerca di armonia fra microcosmo e macrocosmo, interiorità ed esteriorità, fra l’individuale ed il collettivo (sacer in latino indica il grado di equilibrio raggiunto fra gli opposti). Gli scopi della ricerca “sacra” o “tradizionale” sono quelli relativi alla comprensione dell’Uomo e dell’Universo, attraverso un’analisi millenaria degli elementi che condizionano il divenire umano ed i fenomeni naturali, secondo l’assioma antico tian ren he jie (“l’uomo ed il cielo rispondono alle stesse leggi”) (3).
Prima ancora che olistiche queste medicine sono
ecologiche e sviluppano un programma ben definito che porti l’uomo ad imparare
a vivere nel proprio ambiente, nel proprio villaggio, nella propria città (oikos in greco vuol dire “casa”, “abitazione”).
Scienza, magia e misticismo sono strettamente legati in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) ed è per questo motivo che, alcuni storici, la inseriscono, per molti aspetti, nelle arti guaritorie di tipo sciamanico (1-4).
Molte sono le pratiche magico-alchemiche che appartengono al passato ed al presente della MTC. Alcuni storici ricordano che numerose furono le Scuole di pensiero che, stratificandosi, hanno creato l’edificio teoretico giunto sino a noi (5). Alcune di queste scuole hanno un chiaro indirizzo magico-apotropaico.
Ci ricorda Needham (6) che l’alchimia in oriente ha radicate origini nel taoismo e che diede vita (attraverso il grande Ge-Hong), non solo a banali riti di cura con amuleti, ma al gran periodo degli studi classici sullo Yin/Yang, le cinque Sostanze, i cinque Movimenti, che rappresentano la base dell’agopuntura, del Qigong, del Taijiquan e di tutte quella pratiche di grand’efficacia ed articolazione che compongono i sette rami” della MTC.
Attraverso
lo studio chimico-alchemico della trasmutazione degli elementi, i medici della
scuola cinese “naturalista”, già nel 100 a.C. svilupperanno ipotesi di
collegamento fra influenze planetarie, destino, fato e salute umana (7).
Come nei testi vedici indiani, la divinazione attraverso l’esame del corpo, del viso e delle mani hanno origini remote e ben radicate, coordinate da concezioni astrologiche, fisiologiche ed anche religiose per le quali l’arte medica è anche e soprattutto divinatoria, interpretazioni dei tre aspetti peculiari dell’essere vivente: il fisico, il mentale e lo spirituale (8).
Questa straordinaria capacità di esplorazione dal fisico allo spirituale, dall’anima all’animus, affascinò, nel passato, grandi pensatori come Jung e continua a stimolare ricerche e “collactio” ancora oggi (8-10).
Il concetto di vita cosciente, intesa come piena realizzazione di sé e del proprio “mandato”, è contenuto nei testi di base del taoismo e del pensiero medico cinese (Yi Jing, Dao De Jing, Chuang Zi, Sowen, Nan Jing, ecc.), sicché, infine, la MTC è “dottrina del merito”, ricerca del modo con cui rendere l’uomo libero da mali fisici e morali, in grado di cercare la sua strada (il Tao) per realizzare il suo destino (il ming) (si riveda il mai troppo letto Sittharda di Herman Hesse).
Lo scopo del taoismo medico è analogo a quello del criticismo kantiano o dell’idealismo hegeliano¡. In estrema sintesi, consiste nel comprendere quello spazio mandalico che è riunione o separazione dall’armonia con ciò che ci sovrasta e ci circonda, ricerca, in noi stessi, di fusione con lo Spirito Assoluto che ci ha generato (4,10).
L’uomo ideale (secondo il testo medico classico Xiuzhen tu, del periodo Zhu) è colui che, in continuo divenire, cerca la verità nella sua vita. L’uomo autentico (detto zhen ren) è consapevole dell’invariabilità del fato, ma in grado di padroneggiare (attraverso la meditazione) il proprio destino (11).
In un altro antico testo taoista (Ne Jing tu) si trova scritto “pensiamo di sapere chi siamo, ma non conosciamo la nostra vera natura. Scopo dell’esistenza è realizzare il meglio attraverso il peggio per vedere oltre la vita”.
Come
per la medicina indiana e tibetana o per la concezione Maya, per la MTC dietro
all’io manifesto o sociale c’è n’è un altro innato, autentico, predestinato.
Il
fato si esprime attraverso il corpo e le capacità di discendenza astrale,
mentre il destino (destinum indica il
“ribadire con forza”) consiste nella nostra capacità di realizzazione (13).
Per l’astrologia orientale è importante non il mese, ma l’anno di nascita. I segni sono dodici ed influenzano la personalità in modo incancellabile (il fato).
Tuttavia,
le caratteristiche e lo stile di vita, danno luogo a temperamenti diversi che
consentiranno di tirare fuori, nei diversi momenti della vita, le nostre
qualità migliori o peggiori (questo è il destino) (12-14,18).
Facciamo un esempio calzante dato l’autore (che appartiene a questo segno cinese).
L’individuo
Serpente è saggio ed intuitivo, carismatico, calmo, riflessivo, ma può essere
soffocante, capriccioso, pigro, disonesto, paranoico, avaro, vendicativo,
infedele.
Un
serpente sarà inconpatibile con un drago, compatibile con una capra o un
cavallo, il suo rapporto col topo è distruttivo per entrambi (12).
Vediamo le cinque costituzioni con le loro precipue caratteristiche positive e negative (15-16).
COSTITUZIONE
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CARATTERISTICHE
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1. LEGNO
(Mu)
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Þ Rappresenta
la fiducia in se stessi e la dignità, la temperanza e l’armonia, l‘eleganza,
la compassione, la pietà, la comprensione. Tuttavia, se si lascia deviare, il
Legno diviene impulsivo, collerico, impietoso.
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2. FUOCO
(RE)
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Þ Deciso,
lucido, innovativo, creativo e gioioso, se usa male i suoi attributi vive un
destino distruttivo. Deve imparare a tenere a freno la lingua e non essere
incline alla maldicenza
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3. TERRA
(TU)
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Þ Onesto,
prudente responsabile tende, a volte, a pensare troppo prima di agire.
Debbono imparare (questo è lo scopo della vita) a dare maggior spazio alla
fantasia
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4. METALLO
(JIN)
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Þ Fermezza
ed integrità sono le sue incommensurabili doti, ma debbono imparare ad esseri
elastici, a rilassarsi, a lasciarsi andare, pena malattie depressive gravi o
turbe polmonari ed intestinali.
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5. ACQUA
(SHI)
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Þ Comunicativa
e persuasiva la persona Acqua abbonda di fertilità, diplomazia e capacità
persuasiva. Tuttavia tendono ad eccedere, a divenire cinici e spietati. Fanno
turbe ansiose con paurosità o attacchi di panico e malattie urogenitali ed
immunitarie.
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Ben Shen
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Pregio
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Difetto |
Zhi |
Ø Saggezza e Progettualità |
Ø
Avversione. Tristezza,
Cupidigia
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Shen |
Ø
Riflessione e Bontà,
Amicizia, Amore
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Ø Paurosità, Spietatezza |
Yi |
Ø Gioia, Imparzialità, Fiducia, Santità |
Ø Egoismo, Rancorosità, Idiozia |
Po |
Ø Prestigio, Dirittura Morale,
Saldezza, Senso del Dovere |
Ø Collera, Ingiustizia |
Hun |
Ø Gioia, Bontà, Compassione |
Ø Ruberia, Dissimulazione, Mendacità. |
Inoltre, la filosofia che l’ispira, c’indirizza
verso scelte di armonia che rinunciano ad ogni diretto contrasto.
Scoprire
i nostri limiti e trasformarli in virtù, è in definitiva lo scopo precipuo
della vita (8-9,16-18).
1.
Zanobio B., Armocida
G.: Storia della medicina, Ed. Masson, Milano, Parigi, Barcellona, 1997.
2.
AAVV: NIH Consensus
Conference on Acupuncture, JAMA, 1998, 17:1568-1573.
3.
Brulet-Rueff C.: Le
Arti Mediche Sacre, Ed. Sperling & Kupfer, Milano, 1994.
4.
Van Alphen J., Aris
A. (a cura di): Medicina Orientale, Zanfi Editore, Modena, 1997.
5.
Di Stanislao C.: Differenze in chiave storica in MTC, La Mandorla, 1997, III
(http:// www.agopuntura.org/Rivista)
6.
Needhm J.: Scienza e
Civiltà in Cina, voll I-IV, Ed. Enaudi, Milano, 1977-1980.
7.
Gilchrist G.:
L’alchimia. Una Scienza Segreta, Ed. Xenia, Milano, 1993.
8.
Bologna M., Di
Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica medica tradizionale e scientifica.
Curare e prevenire con il cibo, Ed. CEA, Milano, 1999, pp 450-500.
9.
Ming-Dao D.: Tao per
un anno, Ed. Guanda, Parma, 1993.
10. Sanfo V.: Commento a il Segreto del Fiore d'Oro, Ed.
A.E.ME.TRA., Torino, 1998.
11. Zukav G.: La danza dei Maestri Wuli, Ed. Corbaccio, Milano,
1994.
12. AAVV: Conosci te stesso? Ed. Mondadori, Milano, 1986.
13. Di Stanislao C.: Corpo, movimento, mutamento, in Trattato di
Massaggio Energetico Cinese e Shiatzu, di Corradin M. & Di Stanislao C. et
al., Ed. CEA, in press, pp 1-65.
14. Yuen J.: Traduzione e Commento a “Il Segreto dell’Elisir
d'Oro”, policopie, Ed. AMSA, Roma, 1997.
15. Corradin M., Di Stanislao C. (a cura di): Lo Psichismo in
Medicina Energetica, Ed. AMSA, L’Aquila, 1995.
16. Di Stanislao C., Paoluzzi L.: Phytos, d. MeNaBi, Terni,
1990, pp 100-105.
17. Brotzu R., Bottalo F.: Fondamenti di Medicina Cinese, Ed.
Xenia, Milano, 1999.
18. Villani P.:
Introduzione al pensiero orientale, Ed. Città del Sole, Napoli, 1998.
¡ Vedi:
L'insuccesso Terapeutico: riflessioni sul "vuoto", di C. Di
Stanislao. La Mandorla (http:// www.agopuntura.org),
Cineserie
£ Vedi
"Effemeridi cinesi", La Mandorla (http:// www.agopuntura.org), Cineseserie.
· Relazione Presentata al Congresso Interegionale della
Società Italiana di Psicologia, Sulmona, 8 maggio, 1999.
q¨ Si ringrazia per la preziosa collaborazione la sinologa
Giulia Boschi
Indirizzo per
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